FLORA E FAUNA

FLORA E FAUNA

L'Oasi della Contessa è un'aula didattica a cielo aperto, in cui poter ammirare flora e fauna tipiche delle zone umide ed ascoltare i suoni della  natura.

Nella zona umida negli anni si è avuto un graduale processo di rinaturalizzazione spontanea, le acque dell’invaso sono state ricolonizzate da un rigoglioso canneto palustre misto talvolta a tifa e alti giunchi, ma anche da estese praterie di erbe palustri con carici, giunchi di varie specie, tradizionalmente oggetto di raccolta e di utilizzo come lettiera per il bestiame, per l’intreccio o per l’impagliatura di sedie o fiaschi. In primavera le sponde dell’invaso si riempiono di gialle fioriture del giaggiolo d’acqua, di spighe violette della salcerella e di delicate fioriture rosa delle tamerici. Anche la vegetazione arborea igrofila ha ripreso vigore e ha ricolonizzato l’area protetta, con eleganti esemplari di frassino e alti pioppi bianchi, assieme a rigogliose siepi naturali di salici, tamerici, olmi. Tra le specie protette è presente la specie lianosa Periploca graeca L., relitto termofilo terziario, con la sua fioritura vellutata porporina.

La zona umida, storico punto di riferimento per molte specie di uccelli acquatici,  accoglie, nei vari momenti dell’anno, una grande varietà di uccelli acquatici, sia nel periodo della migrazione primaverile o autunnale, sia nella fase di svernamento o nel delicato momento della nidificazione. Molte specie scelgono l’area anche solo come luogo di alimentazione durante il giorno o come  dormitorio per la notte, mentre altre sedentarie hanno trovato luogo ideale per stazionare tutto l’anno e dare vita alla loro prole. Svassi e tuffetti con i loro piccoli, varie specie di anatre, gallinella d’acqua e folaga, ma anche porciglione, voltolino, schiribilla, aironi di diversa specie (airone rosso, tarabuso, tarabusino, sgarza ciuffetto, airone cenerino, garzetta, airone bianco maggiore, airone guardabuoi, nitticora), ma anche mignattaio, ibis sacro, cicogna bianca, rapaci come il falco di palude, ma anche piccoli passeriformi di canneto, colorati gruccioni e ghiandaie marine, il martin pescatore, abile tuffatore a caccia di pesci, e molti rappresentanti del gruppo dei cosiddetti “limicoli”, tra cui l’elegante cavaliere d’Italia, alternano la loro presenza nelle varie stagioni dell’anno. Sulle acque dell’invaso l’occhio attento può scorgere la sagoma colorata di libellule e damigelle con le loro ali trasparenti a trama intessuta e il volo di colorate farfalle tra i fili d’erba coperti dalla rugiada mattutina, per la felicità degli appassionati di macro fotografia. E i più fortunati assistono ai passaggi della volpe a caccia di anatre o folaghe e dei daini che attraversano indisturbati le acque della palude.